Maurizio Chiamori

Formatore & Consulente

Cos’è per te il talento?

Il talento secondo me è il risultato di un approccio sistemico, dove tutto interagisce con tutto; nello specifico, le principali caratteristiche che lo determinano e lo influenzano sono la Motivazione, il Pensiero Creativo e le Competenze Cognitive. Oltre a ciò, rivestono un posto importante nel suo sviluppo alcune Qualità Soggettive, quali il temperamento, la personalità, la capacità di auto-gestione. Pure, vanno considerati anche alcuni Catalizzatori c.d. Ambientali, come ad esempio il contesto familiare, sociale, scolastico e culturale. Infine, altri due fattori facilitanti sono rappresentati dalle Persone che si hanno avuto come genitori, amici, mentori, Maestri…, nonché dalle Occasioni e dalle Opportunità che si sono potute presentare, per svilupparlo, affinarlo e metterlo in pratica.

I tre valori per te irrinunciabili (in ordine d’importanza)

Lealtà, Lealtà, Lealtà.

Un film che ti rappresenta

Qualcosa è cambiato”, con protagonista Jack Nicholson.

Di cosa ti occupi attualmente?

Sono formatore di alcune università ed aziende private sulle competenze trasversali, le cosiddette soft skill, e consulente di direzione, con particolare focus sull’area approvvigionamenti e sviluppo organizzativo.

Il progetto personale e/o professionale che ti ha dato maggiori gratificazioni?

Utilizzare l’insegnamento degli scacchi, valorizzando le innumerevoli valenze formative e didattiche di questa affascinante disciplina, a favore di persone con diverse forme di disagio ed in contesti “difficili”, dove più forte si avverte il senso della relazione d’aiuto.

Se fossi il capo del governo o il sindaco della tua città quali sarebbero i primi tre provvedimenti che inseriresti in agenda nei primi 100 giorni?

1) Introduzione gratuita, a tutti i livelli, di un corso base di educazione civica e di conoscenza dell’importanza dell’intelligenza emotiva. 2) Creazione di una rete su base volontaria per organizzare momenti dedicati allo scambio di idee, esperienze, libri, giocattoli. 3) Cineforum gratuito su argomenti storici, filosofici e sociali, con successiva e libera argomentazione delle tematiche trattate nel film.

Partendo dalla tua esperienza personale/professionale, come pensi che evolverà il mondo della formazione e quello dello sviluppo organizzativo?

Credo, ed auspico, che la formazione, soprattutto quella comportamentale e manageriale, debba essere ri-orientata maggiormente verso le materie umanistiche, per riscoprire un nuovo Rinascimento, che favorisca il conseguimento di conoscenze, capacità e competenze multidisciplinari. Le Organizzazioni, dal canto loro, dovrebbero essere sempre più impegnate nel valorizzare, e misurare, perché no, il capitale intellettuale dei Collaboratori che, maxime per le aziende di servizi, costituisce l’elemento più importante del loro patrimonio.

Come ti vedi tra 10 anni?

A leggere libri e ad ascoltare i Partecipanti della Scholè, che nel frattempo sono diventati maestri e mentori…

Come immagini l’Italia tra 10 anni?

Con più cultura, con meno differenze sociali, senza più terribili ed abusati luoghi comuni linguistici (il peggiore di tutti “scendere in campo”), con una classe dirigente preparata che legga.

Se l’Italia fosse una citazione

“Ama il tuo sogno, anche se ti fa soffrire.”

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