Max Guadagnoli

Cos’è per te il talento?

Per me il talento è una condizione dello spirito, uno stato di grazia assoluta e senza controllo. Certo, se ce ne sono i segnali va ricercato e agevolato, a dire: Che si esprime solo se esistono determinate condizioni, di base. Il talento senza un mentore, per esempio, può rimanere celato per tutta la vita.

I tre valori per te irrinunciabili (in ordine d’importanza)

COSCIENZA, CONSAPEVOLEZZA, EMPATIA.

Un film che ti rappresenta

Mad Max (tutta la saga).

Di cosa ti occupi attualmente?

Sono uno specialista nell’uso dei Social Media ma non faccio miracoli, non mi sono ancora attrezzato. Tecnicamente sarei un Social Media Strategist ma anche meno, va bene. In sintesi mi occupo di rendere credibile la presenza del committente sui Social Media e di organizzare le strategie di Social Web Marketing. Naturalmente in estrema sintesi, perché la faccenda è ben più articolata.

Il progetto personale e/o professionale che ti ha dato maggiori gratificazioni?

Mah… guarda sono tanti. Ho lavorato con un agenzia di Event Management e Production Management per parecchio tempo e le occasioni non sono mancate. Ho lavorato con qualche Ente Pubblico, con agenzie di influencer marketing, con DJ famosi e meno famosi e anche con piccole aziende di pochi dipendenti.
In realtà non te lo so dire, perchè ancora deve arrivare quello che mi ha dato più soddisfazione. Però ti posso accennare che, per esempio, la comunicazione del Live’n Love Festival di Vasto del 2018 mi è piaciuto parecchio, dove ho creato più di 50 contenuti in 70 giorni di lavoro e fatto campagne che hanno raggiunto milioni di persone e ne hanno portate migliaia al botteghino. Forse è quello in cui mi sono divertito di più.
Ma anche raccontare (per conto di un’agenzia) i due mini tour europei/mondiali di Afterhours e Ermal Meta è stato bello. Insomma, ho raccontato tante storie per tanta gente e loro neanche lo sanno…tra l’altro. Anche salvare il Capodanno all’aperto in piazza in una piccola cittadina del Lazio, può essere una bella soddisfazione. Come ti dicevo, dove mi diverto, il committente è “illuminato” e c’è budget, io ci sto bene.

Se fossi il capo del governo o il sindaco della tua città quali sarebbero i primi tre provvedimenti che inseriresti in agenda nei primi 100 giorni?

Prima di tutto, vorrei capire la realtà delle cose e dei fatti. Quella concreta e percepita dalla gente di strada, non quella studiata dagli accademici e manipolata dalla poilitica.
1) SOSTEGNO e COMPRENSIONE: Vorrei sostenere in tutti i modi chi è rimasto indietro, rimettendolo nel circuito produttivo ma non nella condizione del DIPENDERE. Vorrei portarlo nella condizione dell’INVENTARE. Cosa molto diversa. Vorrei anche agevolare chi indietro non è rimasto mettendolo nelle migliori condizioni DI FARE ma senza sgarrare. Rispetto, tolleranza, considerazione ma poche regole chiare che non vanno trasgredite.
2) POLARIZZAZIONE e MANIPOLAZIONE: Vorrei stoppare clamorosamente la “Deriva Sociale” esistente a tutti i livelli della società, con interventi duri e definitivi. Sono troppe le cose che reputo intollerabili nel 2020. Ogni mezzo deve andare bene per interrompere questo loop catastrofico di ordine socio-culturale ed economico che, al momento, non sappiamo affrontare.
3) ENERGIA e AMBIENTE: Accelerazione sull’abolizione progressiva dei combustibili fossili, grande deregulation (ma con logica) sulla produzione di energia alternativa, tutela al massimo dell’ambiente sotto tutte le sue forme e ri-armonizzazione della vita dei cittadini con l’habitat circostante.
Alla fine, grande impulso anche economico a tutte le forme di autosostentamento e di autodeterminazione della persona, nei limiti della Res Pubblica.

Meno Stato, zero lobby, carico fiscale sopportabile e logico, ampia No Tax Area (tipo UK), distruzione morale e materiale di ogni forma di burocrazia. Solo persone competenti e sistemi efficienti dalla parte del cittadino, il resto tutti a casa. E non dipende dall’orientamento politico.

Partendo dalla tua esperienza personale/professionale, come pensi che evolverà il mondo del Social Media Marketing?

Eh… Non ho buone notizie ma alla fine chi resta starà meglio di ora.
La committenza italiana sarà sempre di meno ma più incline ad investire. Le pretese saranno anche più alte di ora e seguirà un’approfondita previsione di budget che oggi, purtroppo non si fa neanche di striscio.
Anzi: Non si sa fare, che è anche peggio.
Dunque “di meno” ma buoni.

Molti Specialisti andranno “per stracci” perché lavorare sui Social non è un gioco. Cambiano di continuo, sono polimorfi, sono estremamente restrittivi e selettivi, sono costosi: “I Social Non Sono Gratis” e spesso le meccaniche non sono affatto logiche, se non viste dal punto di osservazione dell’algoritmo e da cosa vuole ottenere.

Certo, le aziende e i tecnici che resteranno, andranno a disegnare un contesto molto più H2H (Human To Human) di quello che abbiamo realizzato oggi. Un contesto dove al risultato “a tutti i costi”, si sostituirà una vera e propria relazione diretta ed empatica con la propria audience e la propria nicchia di mercato.
Le leve del futuro sono: UTILITÀ, EMPATIA, COSCIENZA.
Il resto è fuffa pura, travestita da Economia. L’Economia è PROMESSA e le promesse vanno mantenute. Le persone vivono di promesse che vogliono veder mantenute, punto. Da qui puoi fare un parallelismo tra Economia e Commercio, valgono le stesse regole, secondo me.
I tempi della pesca a strascico sono finiti, i tempi dei numeri fasulli sono finiti, i tempi dei personaggi fasulli e dei Big Money a Dubai e della Lambo a noleggio sono finiti, i tempi dei LAIKKKE mostrati agli “amici del baretto” con tanto di risatina, non servono a un tubo come anche le tette e i culi usati a tonnellate per monetizzare sui Social e tra l’altro, rendono anche piuttosto ridicoli.
Un’intera ERA SOCIAL è finita.

Ora ci si deve evolvere verso un qualcosa che somiglia più ad un contatto dell’anima che alla pelle del portafogli.

Come ti vedi tra 10 anni?

Ne avrò 64 e mi vedo, in armonia con me stesso e con il creato che mi circonda e anche con la gente “giusta”. Mi vedo a fare cose creative, ad aiutare la gente e l’ambiente laddove posso e come posso, ad occuparmi di aggiustare vecchie cose che non vogliono e non devono morire, odio l’obsolescenza programmata e tutto il porcaio che c’è dietro.
Mi vedo a cercare di continuo Soluzioni Laterali a problemi estemporanei, mi vedo anche andare a pesca, stare nel mio vecchio camper, andare al mare, mi vedo a mangiare più sano possibile anche se dovessi coltivarmelo, mi vedo all’aria aperta e indipendente sotto il profilo energetico, mi vedo lontano dal Web e dai Social sotto il profilo professionale ma forse, terrei per me un blog e qualche canale di comunicazione ma niente di particolarmente strutturato.
Mi vedo serenamente adattato ad un downshift che già sto affrontando oggi con grande soddisfazione.
Spero di arrivarci lucido di mente e in salute, circondato da gente che la vede come me.

Come immagini l’Italia tra 10 anni?

Onestamente, faccio proprio fatica a vederla. Non stimo il popolo italiano (incluso me stesso per dovere di anagrafica) ma adoro tutto quello che l’Italia possiede e ha da offrire. Il meccanismo sbagliato sulla terra giusta, siamo solo NOI. Ho il timore che un nuovo “conquistatore” venga a risolverci “le gratte” che da soli non siamo MAI STATI CAPACI a risolvere e credimi, sono davvero parecchie.
Però ho speranza nelle piccole comunità.
Sento che ci sono persone che si stanno aggregando per vivere con una modalità differente, inclusiva, moderna e allo stesso tempo “vintage” e questo mi fa essere ottimista ma non nei grandi numeri. Un riallineamento in piccole comunità “tribali” (scherzo ma non troppo) mi sembra auspicabile e la soluzione più sostenibile da percorrere, la più LEAN e la più propensa ad un cambiamento rapido e dinamico. Se sarà, saprò da che parte stare, come sempre.

Se l’Italia fosse un film

Niente. Mi piace solo immaginarla splendida a galleggiare in mezzo al mare, come si vede dalla stazione orbitante ma tutta la retorica iconografica itaGlica, mi ha serenamente, soavemente e definitivamente… Rotto i Cojoni.

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