Cos’è per te il talento?
Il talento è un’insieme di abilità innate presenti in un individuo che necessitano di essere messe a frutto nel migliore dei modi.
Il talento dovrebbe essere coltivato e praticato (attraverso anche varie sperimentazioni) nel momento più opportuno, durante il nostro percorso di vita, meglio se riconosciuto nel periodo più florido della nostra condizione psicofisica.
I tre valori per te irrinunciabili (in ordine d’importanza)
Amicizia, Comprensione, Progresso.
Un film che ti rappresenta
Il film che più mi rappresenta credo sia Jobs, pellicola del 2015 che racconta la storia del fondatore della Apple: Steve Jobs. Qui si riproducono le discussioni e le liti che hanno accompagnato ogni creazione di Jobs; il racconto ci porta dietro le quinte della rivoluzione digitale per dipingere il ritratto intimo di un uomo considerato un simbolo delle nuove tecnologie.
Di cosa ti occupi attualmente?
Costruzione siti web e “gestione dei social” (Facebook, Instagram, Linkedin, Youtube) per conto di attività commerciali e professionali. Ma nel cassetto ho altri progetti sempre in ambito web.
Il progetto personale e/o professionale che ti ha dato maggiori gratificazioni?
Alcuni mesi fa ho aiutato un negozio di ottica a risollevarsi; per varie ragioni sembrava un’impresa impossibile, ma la collaborazione con il cliente e l’applicazione costante di un digital marketing creativo e innovativo mi hanno permesso di raggiungere un buon risultato. Ogni progetto, comunque, ha la sua struttura e i suoi obiettivi, e devo dire che l’entusiasmo che mi prende per ogni nuovo disegno lavorativo è sempre un’esperienza interessante.
Se fossi il capo del governo o il sindaco della tua città quali sarebbero i primi tre provvedimenti che inseriresti in agenda nei primi 100 giorni?
- Il primo provvedimento: incentivi concreti – attraverso un percorso prima di selezione e poi formativo – per l’avvio di nuove “attività su strada” e il loro sviluppo marketing sul web. Inoltre dare la possibilità alle startup, che sul web si occupano dei servizi digitali, di esprimere il loro talento tecnico sgravandoli dal peso degli oneri fiscali fino al raggiungimento di un’economia sostenibile.
- Il secondo provvedimento: Mettere in atto una serie di iniziative ed accortenze per favorire l’incremento del turismo: maggiore pulizia di strade e piazze e più informatizzazione per i servizi di trasporto pubblico.
- Il terzo provvedimento: La creazione di corsi gratuiti per istruire i commercianti ad usufruire, con più cognizione di causa, i mezzi informatici e telematici messi a disposizione dalla tecnologia.
Partendo dalla tua esperienza personale/professionale, come pensi che evolverà il mondo dei servizi web?
Il futuro delle società occidentali, dal punto di vista professionale, nel settore che mi riguarda, lo vedo in forte sviluppo. La mia impressione è che le società moderne abbiano bisogno di organizzazioni più specifiche e rispondenti alle necessità delle imprese e di conseguenza dei cittadini. L’organizzazione dei saperi che l’essere umano ha potuto maturare attraverso le sue esperienze, credo andrà trasmessa attraverso percorsi di formazione con i relativi aggiornamenti. A tal proposito la didattica creativa, e certificata dai risultati, costituirà un punto fermo del settore online che in tal modo potrà infondere energie positive a coloro i quali portano avanti attività più manuali e in continuo contatto col pubblico.
Come ti vedi tra 10 anni?
Io sono un ottimista, e mi vedo bene, anche perché ho sempre pensato che un giorno avrei lavorato in un “ufficio mobile” libero da particolari costrizioni e dal traffico urbano (una piaga sociale da evitare), dunque mi vedo operare in una situazione di smart working ma non disdegno logicamente gli incontri ravvicinati con le altre persone per consolidare maggiormente i rapporti.
Come immagini l’Italia tra 10 anni?
Immagino un Paese più maturo, più aperto a molteplici soluzioni sia sul piano sociale che sul piano economico. Immagino una tecnologia più amica promossa dai suoi operatori sia sul web sia dal vivo (per chi avesse ancora evidenti difficoltà), immagino un Italia più organizzata e più omgenea nei suoi vari aspetti.
Se l’Italia fosse una canzone
Viva la vida dei Coldplay.